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Il percorso porta al rifugio Guglielmo Jervis (2250 m) partendo da Chiapili di Sotto (1667 m). Dal rifugio si possono osservare il ghiacciaio del Nel ed il lato Nord delle Levanne, già in territorio francese.

https://www.rifugioguglielmojervis.it/

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L'erosione glaciale produce forme di modellamento di dimensioni estremamente variabili che vanno dalle microforme con dimensioni dell’ordine del cm a ma­croforme con dimensioni dell’ordine delle centinaia di chilometri. Le rocce montonate sono forme complesse modellate dai ghiacciai di montagna.  Si descrivono come dossi o rilievi in roccia con aspetto mammellonare, spesso allineati e associati in gruppi, caratterizzati da una netta asimmetria. In essi si riconoscono chiaramente un versante meno acclive, levigato e striato, e un versante più ripido, con superficie scabra e irregolare, che si succedono da monte verso valle nella direzione del flusso glaciale che li ha originati.

(da Ciccacci Le forme del rilievo)

Rock glacier

I rock glacier costituiscono una delle forme periglaciali più importanti del pae­saggio alpino e sono l’espressione tangibile della presenza del permafrost in alta montagna. Si tratta di corpi detritici lobati o a forma di lingua, rilevati rispetto alla superficie circostante, che si allungano per decine o centinaia di metri e terminano con una zona frontale ripida. La superficie di questo deposito, che prende spesso origine dalle falde detritiche di versante o da materiali morenici alla base di circhi
e valli glaciali, è formata da blocchi e clasti minori a spigoli vivi ed è interessata dalla presenza di tipici lobi arcuati, dorsaline convesse verso valle, ondulazioni e contropendenze.

I «rock glacier attivi» contengono al loro interno ghiaccio, che può essere sia interstiziale sia presente in lenti e nuclei di dimensioni maggiori; essi si muovono lentamente lungo un versante o in un fondovalle, a seguito di fenomeni di geliflusso e di creep dovuti in gran parte alla deformazione del ghiaccio in essi contenuto. La velocità di questo movimento è dell’ordine dei 15-30 cm/anno. Molto spesso i rock glacier con nucleo di ghiaccio derivano da ghiacciai rico­perti da abbondante detrito superficiale, a seguito della riduzione della massa glaciale; essi vengono, pertanto, classificati da alcuni Autori come forme glaciali. Gli stessi Autori considerano come propriamente appartenenti a un sistema pe­riglaciale a permafrost solo i rock glacier contenenti ghiaccio interstiziale. Altri Autori basano la distinzione fra rock glacier e ghiacciaio ricoperto da abbondante detrito esclusivamente sul rapporto tra quantità di detrito e spessore del ghiaccio.


Vengono chiamati «rock glacier inattivi» quelli che, nelle attuali condizioni morfoclimatiche, non mostrano un movimento apprezzabile, pur presentando an­cora all’interno materiale congelato.

Vengono detti invece «rock glacier fossili» quelli in cui il ghiaccio ha subito una fusione totale: essi mostrano di conseguenza un aspetto meno rigonfio di quelli attivi e sono caratterizzati dalla presenza di tipiche forme di subsidenza e di collasso.

(da Ciccacci Le forme del rilievo)